Dicembre 2010

Senza bandiera. Nè rosso, nè nero, nè verde nè altro. Andiamo via.
Se ancora c'è un po' di quel seme buono che ha riempito i campi delle nostre pianure, non lasciamo che sia soffocato dal fumo dell' ignoranza e dall'aridità dell'indifferenza.
Non marciamo in mezzo al fetore delle nostre città. Non crolliamo assieme alle nostre stanze sepolte. Fuggiamo. L'Italia ha due mari e mille montagne, ma seppur pesante verrà via con noi, ce la porteremo appresso.
Non c'è forse più Toscana nel sorriso della Bella Lisa che illumina le stanze della vecchia reggia oltralpe che in tutta questa cittadina?
Quella terra del sole di cui anche Corot si innamorò io non l'ho mai vista. Quel paradiso che spingeva la carrozza di ogni ragazzo straniero attraverso gli Appennini a rincorrere i grandi tesori della Roma antica, io non l'ho mai trovato. Quella culla della bellezza che ha partorito così tanti nomi da riempire i 22 anni che ho passato a leggerli su cartelli, piazze, strade...adesso alleva solo la nostra infelicità.
Vieni via con me.
Tutto quello che potranno avere da noi è solo il nostro odio. La rabbia che trabocca dalla cistifellea è inonda arterie e vasi, riempe i ventricoli e sgorga senza sosta dalle mascelle. Morde la lingua e brucia il petto. Veleno che uccide noi, e noi soltanto. Salviamocene.
Perchè versare lacrime al suolo per ogni colonna che butteranno giù, per ogni nome che bestemmieranno, per ogni ricordo che insozzeranno?

Addio Italia mia, addio. Finalmente vedo il tuo volto. Non più algida dama dalla corona turrita. bugiarda Italia, bugiarda. Il più buono dei cibi, la più bella delle terre, il più geniale dei popoli...Perchè racconti queste favole ai tuoi piccoli figli?
Sopravvissuta, nonostante il tuo seme, nonostante la tua progenie logora che ora popola le tue strade e non conosce neppure i nomi con cui un tempo ti chiamavano.
Ma come può un frutto odiare il ramo da cui è caduto? Non può. E cercando l'Italia viaggeremo noi oltre le braccia, trovandola in chi come noi è scappato, in chi come noi preferisce il tuo lieto ricordo al vederti sul letto di morte. Ti porteremo noi via da questa pestilenza, renderemo il tuo nome ancora una volta Mamma.

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